Attività e indicatori di performance
3.1 Sintesi dei KPI
In questo capitolo viene riportata una sintesi dei principali indicatori di performance delle attività svolte nel 2016; le variazioni, riportate tra parentesi in valore assoluto e percentuale, sono rilevate dove possibile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2015).
Gestione Forestale | |
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Ettari certificati | 43.271 (52.245,49; -20,7%) |
Nr. aziende certificate secondo standard di Gestione Forestale FSC | 15 (16; -6,7%) |
Tasso di aziende che hanno rinnovato | 88% (100%) |
Sviluppo dello Standard di Gestione Forestale Nazionale | |
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Nr. riunioni Gruppo di Lavoro e Comitato Tecnico | 10 (16) |
Nr. bozze dello standard rilasciate | 1 (1) |
Nr. revisioni tecniche dello standard | 2 (0) |
Nr. consultazioni | 1 (1) |
Nr. stakeholders che hanno contribuito alla consultazione | 23 (15) |
Nr. commenti raccolti | 169 (165) |
Nr. incontri pubblici sulla gestione forestale responsabile | 2 (0) |
Nr. partecipanti agli incontri pubblici | 47 (0) |
Sviluppo dello Standard di Catena di Custodia | |
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Nr. attività di consultazione | 1 |
Nr. partecipanti all’attività di consultazione | 40 |
Nr. consulenti nel database FSC | 26 |
Sviluppo dell’Analisi di Rischio Nazionale per il Legno Controllato | |
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Nr. riunioni Gruppo di Lavoro | 3 (1) |
Nr. bozze dell’ Analisi di Rischio | 1 (0) |
Mercato | |
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Nr. aziende certificate secondo standard di Catena di Custodia FSC | 2.067 (1.969, +5,7%) |
Tasso di aziende che hanno rinnovato | 93% (89%) |
Prodotti testati/prodotti problematici al test di compatibilità (fiber test) | 0/5 (1/7) |
Conoscenza del marchio (assistita) | 49% * |
Conoscenza del marchio (non assistita) | 8% * |
Nr. licenze TSP | 48 (38, +26,3%) |
Income generato dal servizio di TSP | 20.065€ (10.860€, +84,7%) |
Nr. segnalazioni trademark gestite | 124 (139, -10,7%) |
Nr. segnalazioni trademark infringement risolte | 79 (76, +3,9%) |
Nr. registrazioni alla piattaforma e-learning di FSC IC | 92 (90, +2,2%) |
Nr. aziende che hanno scaricato il Marketing Toolkit | 133 (106, +25,4%) |
Nr. aziende certificate italiane registrate nel Marketplace | 93 (80, +16,2%) |
Società | |
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Nr. eventi pubblici organizzati | 6 (2) |
Nr. eventi partecipati | 49 (5) |
Nr. contatti generati | 5.282 (1.150) |
Nr. visite sito internet | 65.329 (61.832, +5,6%) |
Nuovi utenti | 40.285 (38.255, +5,3%) |
Attività social (Fan Facebook) | 4.675 (3.396, +37%) |
Attività social (Follower Twitter) | 1.381 (1.302, +6%) |
Nr. iscritti alla newsletter | 3.748 (3.360, +11,5%) |
Nr. newsletter | 28 (35) |
Nr. docenti iscritti al modulo didattico online per le scuole medie e superiori | 647 |
Nr. news pubblicate sul sito di FSC Italia | 100 (74, +36,4%) |
Nr. uscite sui media | 34 (2) |
Nr. interventi di training presso le aziende | 3 |
Nr. di persone coinvolte | 90 |
Base sociale | |
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Nr. Soci | 61 (58, +5,1%) |
Nr. Soci presenti all’Assemblea | 22 (27, -18,5%) |
Incremento base sociale | 5% |
Presenza in Assemblea | 36% |
Organizzazione | |
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Nr. ore di formazione totali del personale | 204 (472, – 56,8%) |
Nr. dipendenti beneficiari della formazione | 5 (6) |
Media ore di formazione pro-capite | 24,7 (78, -68,3%) |
3.2 Principali finalità e ambiti di azione
Nella propria strategia di lungo periodo, in linea con quanto previsto a livello internazionale, FSC Italia si pone come principale obiettivo l’affermazione di un nuovo paradigma nella gestione forestale, tramite il riconoscimento dei valori – ambientali, sociali, ed economici – delle foreste.
Per produrre un tale cambiamento non è sufficiente agire nell’ambito della gestione forestale, ampliando la superficie gestita in maniera responsabile, ma è indispensabile operare anche nel mercato, incrementando la presenza di prodotti legnosi derivanti da gestione responsabile, influenzando i processi di acquisto e aumentando la riconoscibilità del marchio da parte di cittadini e consumatori.
Gestione Forestale, Catena di Custodia, Mercato e Società sono quindi gli ambiti in cui FSC sviluppa la propria attività e rispetto ai quali misura la propria capacità di intervento.
3.3 Gestione Forestale
La certificazione di Gestione Forestale responsabile assicura che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali, sociali ed economici; le attività implementate in questo ambito sono orientate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- ampliare la superficie forestale gestita in maniera responsabile;
- stimolare la certificazione di nuove foreste;
- mantenere nel tempo la gestione forestale responsabile;
- mantenere standard adeguati e rigorosi;
- supportare l’implementazione dello standard di Catena di Custodia FSC (cfr. Paragrafo 3.4), soprattutto per le imprese di prima e seconda trasformazione del legno.
Alla fine del 2016 in Italia, sono 15 le aziende certificate secondo gli standard di Gestione Forestale FSC , per un totale di 43.271 ettari certificati; come si può vedere nella Figura 3, a livello regionale la distribuzione delle superfici certificate si concentra prevalentemente al Nord (Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia in testa) e al Centro (Toscana); ad esclusione delle isole invece, ad oggi non sono presenti invece certificazioni di Gestione Forestale attive nel Sud Italia.
Ancora contenuta risulta essere l’estensione delle piantagioni forestali (1.700 ettari, pari a circa il 4% delle certificazioni attive), costituite da pioppeti e distribuite prevalentemente nell’area della Pianura Padana; queste aree si dimostrano tuttavia tra le più attive nel mercato in termini di volumi relativi venduti come certificati FSC.
- Nord
- Centro
- Sud e isole
Le più grandi realtà certificate sono pubbliche o collettive, gestite cioè negli interessi della comunità locale: la Magnifica Comunità di Fiemme (MCF), ad esempio, è la più antica realtà certificata in Italia (1997), con quasi 20.000 ettari gestiti secondo gli Standard del Forest Stewardship Council; seguono poi le aree boscate gestite da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), con circa 18.000 ettari. Tra le altre realtà significative del nostro Paese vi è sicuramente l’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve (FI), che conta quasi 1.500 ettari; le restanti 12 Organizzazioni vantano una dimensione relativamente piccola, che non supera i 1.000 ettari ciascuna.
Questa situazione rispecchia in parte l’elevata frammentazione del patrimonio boschivo nazionale, dove sono le proprietà pubbliche con superfici di medio-grandi dimensioni che consentono una certa continuità di gestione; per le realtà private è in aumento invece l’adesione alle cosiddette ‘certificazioni di gruppo’, specialmente per le coltivazioni pioppicole del Nord Italia: questo tipo di certificazione infatti aiuta le imprese che, unendosi, possono avere accesso facilitato al sistema FSC attraverso la condivisione dei costi di certificazione, beneficiando del supporto e del controllo tecnico forniti dal gestore unico del gruppo.
Interessante, a questo proposito, anche la certificazione di 320 ettari di boschi litoranei di 8 comuni del Veneto Orientale (Caorle, Concordia Sagittaria, Eraclea, Quarto d’Altino, S. Donà di Piave, S. Stino di Licenza, Torre di Mosto e San Michele al Tagliamento), giunta a fine 2016 dopo 3 anni di lavoro e grazie al sostegno economico del Fondo per i Piccoli Proprietari di FSC International, e che verranno gestiti principalmente per la valorizzazione dei servizi ecosistemici presenti nel territorio, tra cui in particolare il turismo green. I benefici che si possono ottenere dagli ecosistemi forestali non si misurano infatti solo sulla base dei prodotti che forniscono (legna e carta), ma anche e soprattutto in termini di servizi di regolazione del regime delle acque, del clima, del ciclo dei nutrienti, e tutti quei servizi ed elementi culturali che possono essere valorizzati per scopi turistico-ricreativi.
3.3.1 Stimolare la certificazione di nuove foreste
Tra il 2015 e il 2016 c’è stato un decremento delle superfici certificate pari al 20% circa, con la perdita significativa della Comunità Montana Colline Metallifere con 11.000 ettari certificati, a fronte di una sola nuova certificazione – la Società Agricola Campomo – con circa 1.000 ettari certificati e dell’espansione della certificazione di gruppo gestita da Waldplus.
La Figura 4 mostra le Organizzazioni che si sono certificate a partire dal 1997, data della prima certificazione di Gestione Forestale in Italia: in verde chiaro vengono evidenziate le Organizzazioni che sono ancora in possesso di una valida certificazione, mentre in grigio sono rappresentate le aziende che hanno terminato la loro licenza.
- Ettari certificati
- Certificazioni terminate
- Certificazioni attive
3.3.2 Mantenere nel tempo la gestione responsabile
Uno dei fattori che caratterizzano una gestione forestale davvero responsabile è la persistenza di pratiche di gestione che producano benefici ambientali, sociali ed economici nel lungo periodo. Tra i proprietari storici (ossia coloro che hanno mantenuto la certificazione per almeno di 10 anni), troviamo le seguenti realtà:
- Magnifica Comunità di Fiemme (TN – 19.602 ha), la prima certificazione di Gestione Forestale FSC del nostro Paese, che ha rinnovato la certificazione per più di tre volte dal 1997;
- Selvamar s.s. (PG – 159,48 ha), che ha rinnovato la certificazione per più di 2 volte dal 2003;
- la sughereta sperimentale gestita da Agris Sardegna a Tempio Pausania (OT – 66 ha), che ha rinnovato la certificazione per più di due volte dal 2005;
- Azienda Agricola Rosa Anna e Rosa Luigia s.s. (MN – 326,63 ha), che ha rinnovato la certificazione per più di 2 volte dal 2006;
- Partecipanza dei Boschi di Trino (VC – 591,17 ha) che ha rinnovato la certificazione per più di due volte dal 2006.
Al 2016 il numero di proprietari che sono anche soci dell’Associazione sono 3 (rispetto alle 16 certificazioni attive), ossia Azienda Agricola Rosa Anna e Rosa Luigia s.s., Magnifica Comunità di Fiemme e Waldplus s.r.l.
3.3.4 L’adeguamento dello standard di Gestione Forestale e il Gruppo di Lavoro Nazionale
I Principi e Criteri (P&C) FSC descrivono gli elementi essenziali o le regole per una gestione forestale rispettosa dal punto di vista ambientale, benefica a livello sociale ed economicamente efficace e sono validi in tutti i tipi di foresta e in tutti i territori all’interno dell’area di gestione inclusi nello scopo della certificazione. I P&C sono inoltre validi in tutto il mondo per diverse aree forestali ed ecosistemi, così come per diversi ambiti culturali, politici e legali.
Dal 2014, per aiutare i gestori forestali, gli stakeholders e gli Enti di Certificazione, sono stati introdotti i cosiddetti Indicatori Generici Internazionali (International Generic Indicators, IGIs): questi seguono la più recente versione dei Principi e Criteri (V-5, 2012), e si basano su estensive note di spiegazione, sviluppate per supportare la definizione di uno Standard di Gestionale Forestale Nazionale.
Gli Standard FSC Nazionali o Regionali vengono sviluppati da gruppi di lavoro creati ad hoc per trasferire e adattare gli IGIs alle condizioni specifiche e al contesto di ciascun Paese.
In Italia, come in altri Paesi, nel 2015 è stato creato un Gruppo di Lavoro Nazionale (cfr. Tabella 6) per lo sviluppo di uno Standard FSC per la di Gestione Forestale nazionale: questo gruppo, formato da esperti del settore forestale, ha sovrinteso all’elaborazione degli indicatori per il contesto italiano, trasferendo e adattando gli Indicatori Generici Internazionali sulla base degli indicatori nazionali esistenti (approvati precedentemente dall’Assemblea dei Soci di FSC nel giugno 2010) e creando, qualora vi fosse la necessità, nuovi indicatori specifici per il contesto italiano. Il Gruppo di Lavoro Nazionale per l’Italia è composto da due rappresentanti rispettivamente della camera ambientale, sociale ed economica.
A questo gruppo è stato affiancato un Comitato Tecnico con il compito di coordinare le attività, e fornire formazione e consulenza tecnica nella definizione degli Indicatori per lo Standard Nazionale di Gestione Forestale; di questo gruppo, che si ritrova con cadenza mensile, fanno parte:
- Mauro Maesano: Dottore Forestale presso FOREST LAB center e CNR- ISAFOM;
- Mauro Masiero: Dottore Forestale e presidente di ETIFOR s.r.l;
- Luigi Bovolenta: Libero professionista ed auditor esperto del settore forestale.
Camera Ambientale | Camera Sociale | Camera Economica |
---|---|---|
Antonio Pollutri Organizzazione: socio individuale Esperto del settore forestale (WWF Italia) |
Graziano Martello Organizzazione: CONAF – Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali Consulente forestale e Rappresentante dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali |
Miriam Tenca Organizzazione: Azienda Agricola Rosa Anna e Rosa Luigia s.s. Gestore di una piantagione di pioppo e produttore di legno compensato |
Federica Barbera Organizzazione: Legambiente ONLUS Esperta del settore ambientale (progettazione) |
Paolo Acciai Organizzazione: FILCA-CISL Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Rappresentante dei sindacati con esperienza di lunga durata nel settore dell’industria di trasformazione del legno |
Liviu Amariei Organizzazione: AstraAcademy – Organizzazione specializzata nella formazione online per schemi di certificazione internazionali. Esperienza di lungo termine nella certificazione forestale (attività di formazione sulla certificazione FSC) |
3.3.5 Il piano di lavoro
Il processo di trasferimento, iniziato nel 2014 ed tuttora attivo, si articola secondo i seguenti step:
- adozione, adattamento, aggiunta o eliminazione degli IGIs rispetto al contesto forestale nazionale;
- definizione di eventuali soglie/linee guida per tipologia di gestione, di proprietà e di estensione sulla base delle Linee Guida SIR (Scala, Intensità e Rischio);
- definizione dei verificatori e degli indicatori che non sono applicabili, con conseguente semplificazione per i piccoli proprietari forestali (smallholders);
- test in foresta degli indicatori di gestione più critici;
- consultazione stakeholders (minimo 2 consultazioni da 60 giorni ciascuna) per informare e coinvolgere i portatori d’interesse del settore forestale italiano;
- approvazione di una bozza finalea dello Standard e sottomissione del documento presso la Policy and Standard Unit (PSU) e il Policy and Standard Committee (PSC) di FSC International.
3.3.6 Bozza dello Standard inviata per approvazione
A novembre 2016 è stata redatta la bozza finale dello Standard Nazionale di Gestione Forestale sviluppato sulla base degli Indicatori Generici Internazionali che sono stati trasferiti (adattati, adottati, eliminati o aggiunti) alle condizioni forestali nazionali. Secondo quanto riportato nella Figura 5, la maggior parte degli IGIs è stata adottata (42%) e/o adattata (27%).
- Adottati
- Adattati
- Eliminati
- Nuovi indicatori
La bozza verrà sottoposta ad una verifica preliminare prima dell’effettiva approvazione. Sarà rilasciato un report generale sullo Standard da parte della Policy and Standard Unit (PSU) di FSC, dove saranno riportate eventuali lacune, aspetti da approfondire o rivedere. Le questioni in sospeso evidenziate da tale revisione dovranno essere risolte dal Gruppo di Lavoro entro un mese.
L’approvazione finale spetta invece al Policy and Standards Committee (PSC), la cui riunione è convocata per aprile 2017: l’esito potrà essere l’approvazione dello Standard di Gestione Forestale Nazionale senza ulteriori modifiche necessarie, oppure potrà esserne approvata solo una parte con richiesta di ulteriori correzioni. Alternativamente, infine, il documento potrà essere rigettato in toto: in questo caso verranno fornite le indicazioni sulle modifiche necessarie per una nuova valutazione.
3.4 Catena di Custodia
La certificazione di Catena di Custodia garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC ed è indispensabile per poter applicare le etichette FSC sui prodotti. Nell’ottica di espansione delle attività e dei servizi rivolti alle Aziende, a partire dal 2015 l’ufficio italiano del Forest Stewardship Council ha messo a disposizione di tutti gli stakeholders, con particolare attenzione alle aziende (certificate e non) e ai consulenti, una figura tecnica in grado di rispondere in maniera dedicata a tutte le richieste riguardanti la corretta interpretazione e applicazione delle normative sul processo di certificazione CoC.
Nel 2016 FSC Italia ha completato con successo il processo di adattamento dei criteri di ammissibilità per la certificazione di Gruppo in Italia, nato dalla volontà di conformare al contesto socio-economico italiano le soglie aziendali di fatturato e di numerosità dei dipendenti stabilite a livello internazionale mediante lo standard FSC-STD-40-003 ‘Chain of Custody certification of multiple sites’: si tratta di un’iniziativa interessante, dal momento che la Certificazione di Gruppo è designata specificatamente per la certificazione di piccole imprese indipendenti che, formando un gruppo, possono avere un accesso facilitato alla certificazione FSC attraverso la condivisione dei costi e beneficiando del supporto e controllo tecnici forniti dall’Ufficio Centrale di riferimento.
Le nuove soglie di ammissibilità proposte dall’Ufficio Nazionale FSC Italia sono state dunque sottoposte al vaglio della Policy and Standard Unit di FSC International, e approvate in via definitiva il 25 marzo 2016: i nuovi criteri per configurarsi come ‘piccola’ azienda e accedere alla certificazione di gruppo in Italia sono pubblicati nella Procedura FSC-PRO-40-003a ‘List of approved national group Chain of Custody eligibility’ criteria e corrispondono ad un numero massimo di 15 dipendenti a tempo pieno (o equivalente), oppure a un fatturato totale annuo non superiore a 2.000.000 €. In particolare, il secondo valore-soglia supera significativamente la soglia di 1.000.000 $, valida in precedenza; così facendo la possibilità di accesso alla certificazione di Gruppo è stata estesa a un insieme più ampio di piccole aziende italiane, pur senza minare la credibilità complessiva del sistema.
Nel corso del 2016 è stata data inoltre continuità al servizio di traduzione in italiano dei principali documenti che compongono il quadro normativo FSC, tra cui si segnala in particolare la nuova versione di FSC-STD-40-005 V3-0 ‘Requirements for sourcing FSC Controlled Wood’. In aggiunta a procedure e standard, è stata curata anche la traduzione di alcuni documenti tecnico-informativi, a sostegno di una più facile comprensione da parte degli stakeholder italiani dell’articolazione complessiva dello schema FSC e di alcune sue caratteristiche o novità peculiari. Si segnalano, tra gli altri, il ‘Rapporto sulla struttura del sistema di certificazione FSC’, quello sulla definizione degli standard nello schema FSC e il ‘Programma FSC per l’integrità delle filiere’. Tutti questi documenti sono stati inseriti nella nuova piattaforma e-commerce di FSC Italia (www.fsc-italia.it/eshop), con l’obiettivo di automatizzare i processi di acquisto e download, ottimizzando le procedure.
Sempre nel 2016 sono stati distribuiti 17 manuali-guida sulla Catena di Custodia FSC e oltre 64 copie di vari documenti tradotti. Nel 2017 è atteso un notevole incremento della distribuzione in seguito al rilascio e successiva traduzione delle versioni aggiornate degli standard FSC-STD-40-004 V3-0 ‘Chain of Custody Certification’ e FSC-STD-50-001 V2-0 ‘Requirements for use of the FSC trademarks by certificate holders’.
È stato altresì rinnovato l’impegno a organizzare momenti di discussione e confronto con gli stakeholder interessati all’evoluzione dei principali documenti normativi: nello specifico, sono state organizzate due occasioni di discussione e confronto in occasione dei periodi di consultazione pubblica sulle bozze di revisione degli standard FSC-STD-50-001 V2-0 e FSC-STD-40-004 V3-0: gli incontri si sono svolti a Padova presso la Sede di Banca Etica, rispettivamente il 15 gennaio e il 13 luglio 2016, registrando la nutrita partecipazione di Enti di Certificazione, Organizzazioni certificate e consulenti aziendali, nonché di alcuni importanti licenziatari dei marchi FSC, impegnati in un attivo confronto tecnico sulle modifiche proposte agli standard. L’esito degli incontri conferma l’opportunità di replicare in futuro tali attività di supporto della partecipazione dei portatori d’interesse allo sviluppo del sistema del Forest Stewardship Council.
Sul piano formativo, al termine del 2016 si è concretizzata una partnership con GBC Italia, di cui FSC Italia è socio, che ha portato alla creazione di una presentazione digitale introduttiva allo schema FSC, alla certificazione della Catena di Custodia e alla Certificazione di Progetto: il materiale didattico si rivolge a designer, consulenti, architetti, ingegneri e progettisti che operano nell’ambito dello schema di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e protocolli associati, che riconoscono l’impiego di materiali certificati FSC quale criterio premiante. Contestualmente, sono state poste le basi per l’avvio di una intensa attività di formazione rivolta al personale delle aziende certificate coinvolto nella gestione del sistema di Catena di Custodia. L’insieme di attività, preliminarmente pianificate nel corso del 2016, prenderà avvio in seguito al rilascio della versione aggiornata dello standard principale di Catena di Custodia, FSC-STD-40-004 V3-0.
Sul piano divulgativo, nel corso dell’anno sono state diffuse oltre 20 news di natura tecnico-informativa variamente collegate alla certificazione della Catena di Custodia, con l’obiettivo di assicurare agli stakeholder interessati un continuo aggiornamento sulle novità dello schema.
L’intensa attività di supporto, informazione e aggiornamento tecnici si completa infine con il lavoro di mantenimento dell’elenco dei consulenti competenti per il sistema FSC, segnalati da FSC Italia come validi professionisti a cui le aziende interessate possono rivolgersi per una valutazione delle opportunità legate alla certificazione e per un supporto rispetto alle necessità organizzative utili a raggiungere e mantenere la certificazione FSC.
3.5 L’Analisi di Rischio Nazionale per il Legno Controllato
Il Legno Controllato (Controlled Wood, CW, cfr. Glossario) è un materiale che può essere mescolato con quello certificato durante la realizzazione di prodotti etichettati come FSC Misto; solo materiale da fonti accettabili per FSC può essere utilizzato come controllato.
Per utilizzare il materiale come Legno Controllato, l’azienda deve rispettare i requisiti della Catena di Custodia (FSC-STD-40-004) ed i requisiti del Legno Controllato presenti nello standard FSC-STD-40-005: secondo questo standard, l’Organizzazione può utilizzare solo materiale acquistato come ‘controllato’ da un’altra Azienda che è proprietaria del certificato FSC, oppure ci deve essere una verifica del materiale attraverso una specifica Analisi di Rischio (Risk Assessment).
Le attività previste per definizione di un’Analisi di Rischio Nazionale sono cominciate alla fine del 2015 e si prevede termineranno entro il 2017; alla fine del 2016 è stata approvata dal Gruppo di Lavoro una bozza da sottoporre alla verifica della PSU nei primi mesi del 2017.
La composizione del Gruppo di Lavoro per il Legno Controllato segue la stessa logica di quello per la definizione di uno Standard di Gestione Forestale Nazionale (cfr. Paragrafo 3.3.4), con due membri rappresentanti per ogni camera (sociale, ambientale ed economica). Il Gruppo di Lavoro per il Legno Controllato è dunque formato da:
Camera Ambientale | Camera Sociale | Camera Economica |
---|---|---|
Antonio Pollutri Socio individuale Esperto del settore forestale (WWF Italia) |
Claudio Garrone Direttore AFI – Associazione Forestale Italiana Esperto del settore forestale italiano |
Stefani Cattoi Gestore Forestale presso la Magnifica Comunità di Fiemme, la più datata esperienza di certificazione di Gestione Forestale FSC in Italia membro del Primo Gruppo di Lavoro per lo Sviluppo di uno Standard Nazionale |
Vito Nicola Tatone Socio individuale Consulente e Auditor per lo schema FSC ed altri schemi di certificazione ambientale |
Davide Pettenella Rappresentante di ASF, Agronomi e Forestale senza Frontiere Professore Straordinario presso il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali e rappresentante legale di FSC Italia |
Davide Paradiso Rappresentante di Conlegno Consorzio Servizi Legno Sughero e Monitoring Organization per il Sistema di Dovuta Diligenza del Regolamento Europeo (EU Timber Regulation) |
Il Comitato Tecnico per questa attività è invece formato da:
- Marco Clementi: responsabile per lo schema FSC presso ICILA-CSI s.p.a;
- Luigi Bovolenta: Auditor per lo schema FSC presso Control Union b.v.;
- Luigi Mazzaglia: Auditor per lo schema FSC presso Vireo s.r.l.
3.6 Mercato
In questi primi 20 anni di attività FSC ha creato un sistema di certificazione che mobilita la forza del mercato, offrendo alle persone un modo per creare un impatto positivo sulle foreste e sulle comunità attraverso le loro decisioni di acquisto: i consumatori sono sempre più consapevoli rispetto all’origine dei prodotti che acquistano e dei processi; attenti e alla ricerca continua di informazioni, vogliono prendere decisioni responsabili su ciò che acquistano. Alcune ricerche (WWF, Profitability and sustainability in responsible forestry: Economic impacts of FSC certification on forest operators, 2015) hanno inoltre dimostrato che le imprese che si certificano secondo gli standard del Forest Stewardship Council hanno migliore accesso ai mercati internazionali, maggiori ricavi, e assistono ad un cambiamento positivo della propria immagine pubblica.
Le attività di FSC in questo ambito sono dunque orientate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- incrementare la presenza di prodotti legnosi derivanti da gestione forestale responsabile;
- diffondere la certificazione in tutti i principali mercati di prodotti in legno e a base legnosa;
- ampliare e mantenere la filiera responsabile;
- aumentare la riconoscibilità e migliorare la credibilità del marchio FSC;
- promuovere l’uso del marchio nella comunicazione delle aziende certificate.
3.6.1 Incrementare la presenza di prodotti legnosi derivanti da gestione forestale responsabile
Il sistema FSC si conferma come il principale schema di certificazione forestale per il settore legno-carta italiano: su un totale di oltre 31.599 aziende certificate in tutto il mondo, distribuite in 122 Paesi, il nostro Paese rimane saldamente al 5° posto nel mondo e al 3° posto in Europa per numero di certificazioni CoC. Con riferimento alla certificazione della Catena di Custodia, il numero di certificati rilasciati in Italia al 31 dicembre 2016 risulta pari a 2.067, il 5,7% in più rispetto a quelli registrati a fine 2015; un trend di crescita ininterrotto e costante dalla nascita dell’ufficio nazionale del Forest Stewardship Council (Figura 6).
- Nr. certificati
Così come per la certificazione di Gestione Forestale (cfr. Paragrafo 3.3), la distribuzione regionale conferma al primo posto la Lombardia ed il Veneto, seguite da Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e Toscana; significativo rispetto al 2015 l’aumento delle certificazioni in Piemonte e nelle Marche (Figura 7).
- Nr. certificati CoC
- Nr. certificati FM/CoC
3.6.2 Ampliare la filiera responsabile
Nel 2016 il numero di nuove certificazioni CoC è pari a 239 unità, circa l’11% del totale delle aziende in possesso di certificazione FSC: questo numero non corrisponde tuttavia alla differenza dei certificati 2015/2016 perché nel corso dell’anno alcune organizzazioni hanno visto il proprio certificato sospeso o terminato come conseguenza di scelte aziendali, cessazione dell’attività o riscontro di non conformità maggiori. Risulta tuttavia positivo il tasso di aziende che hanno deciso di rinnovare la propria certificazione (93%).
Per quanto riguarda le nuove aziende certificate per la Catena di Custodia, 137 appartengono al settore carta, con una concentrazione maggiore nei segmenti di packaging e cancelleria; tra le 102 nuove Aziende del settore legno invece, particolare incidenza hanno quelle produttrici di arredi per interni e di legno per costruzioni, seguite da percentuali più basse per quanto riguarda il legno grezzo.
Tra le certificazioni CoC più significative del 2016 meritano infine di essere segnalate quelle di Natuzzi s.p.a., noto produttore del settore arredamento; Snaidero Rino s.p.a., azienda italiana produttrice di mobili e Slow Wood s.r.l., impresa che realizza interni in legno e opera sia in ambito residenziale che commerciale.
3.6.3 Diffusione della certificazione
Nella Figura 8 viene rappresentata la distribuzione settoriale della certificazione nel 2016, che vede prevalere, ancora una volta, i settori della stampa (34%) e della seconda trasformazione (29%); all’interno di queste macro categorie va evidenziato il settore dell’arredo da interno, che ricopre il 10% del totale, e quello del packaging in carta o cartone, con l’8%.
- Stampatori ed editori
- Seconda trasformazione legno
- Seconda trasformazione carta
- Broker di prodotti legnosi
- Prima trasformazione legno
- Retailer / Distributori / Wholesalers di prodotti legnosi
3.6.4 Integrità della filiera
Con l’obiettivo di garantire l’integrità del sistema FSC, annualmente l’ufficio italiano del Forest Stewardship Council sceglie a campione e fa testare in laboratorio alcuni prodotti certificati, in legno o carta, per determinarne la composizione del materiale ed evidenziare l’eventuale presenza di fibre non compatibili con le dichiarazioni presenti sui prodotti o sui loro documenti di validità.
Nel 2016 sono stati sottoposti a verifica 5 prodotti-campione di diverse Aziende appartenenti al settore cartotecnico, al settore tissue (carta per cura della persona) e al settore packaging; dai risultati ottenuti non è emersa alcuna non conformità rispetto a quanto dichiarato dal fornitore.
3.6.5 Riconoscibilità e credibilità del marchio FSC
A fine 2016, il Forest Stewardship Council Italia ha commissionato uno studio sulla distribuzione e performance di vendita dei prodotti a marchio FSC in Italia: attraverso il servizio Nielsen denominato ‘Comm on pack’ sono stati esaminati 55.000 prodotti venduti nei punti vendita della Grande Distribuzione e appartenenti a diverse categorie merceologiche in cui FSC è presente, fornendo una fotografia del mercato, quantificando il fenomeno per l’anno 2016 e dando un trend rispetto all’anno precedente.
Nell’universo dei prodotti retail analizzati sono infatti oltre 2.000 i prodotti che riportano il logo FSC sul packaging, con un incremento del 10% rispetto al 2015 (Fonte: Nielsen Comm on Pack, totale Italia, AT settembre 2016); quasi un miliardo e mezzo le confezioni con il marchio del Forest Stewardship Council che circolano nel mercato italiano, con aumenti rilevanti nel comparto latticini, succhi frutta, preparati per bevande calde e cibi per l’infanzia.
Le categorie dove emerge una netta leadership di mercato sono il comparto del latte e assimilabili, succhi e nettari e prodotti confezionati in Tetra Pak®, azienda certificata che ha scelto FSC per il 91% della sua produzione (Fonte: dati Tetra Pak®, novembre 2016) e presente in diverse categorie del Food & Beverage. Altri comparti interessanti per il packaging certificato FSC sono la cosmetica e il vino (champagne e spumante).
Analizzando infine i dati nel mondo del tissue, è emerso come nella categoria ‘Carta igienica salvaspazio’ i prodotti FSC abbiano una quota a volume (numero confezioni) del 46,9%, del 23,3% per i fazzoletti in pacchetto e quasi del 15% nella famiglia ‘Asciugamani e rotoli di carta’. Da evidenziare anche la quota del 79% nei prodotti della famiglia ‘Trattamento bucato cattura colore’.
3.6.6 Uso promozionale e tutela del marchio
Esistono aziende esterne alla filiera foresta-legno/carta che fanno uso di prodotti finiti certificati FSC, e che desiderano per questo comunicare ai propri clienti l’attenzione per l’ambiente e le foreste: in questi casi, l’uso del marchio del Forest Stewardship Council a scopo promozionale è legato al rilascio di un regolare contratto di licenza (Trademark License Agreement, TLA) da parte di FSC Italia (Trademark Service Provider, TSP). Dal 2012 FSC Italia è l’organo competente nel nostro Paese per il rilascio delle licenze d’uso promozionale dei marchi ai NCHs (Non-Certificate Holders) e il controllo sull’uso illecito del marchio da parte di soggetti non autorizzati: il logo con l’alberello, il nome Forest Stewardship Council e l’acronimo FSC sono infatti tutti elementi registrati e perciò protetti dalle normative in vigore. Il loro uso può tuttavia essere concesso sia ai soggetti in regolare possesso di una certificazione FSC, sia a chi vuole farne utilizzo a scopo informativo/promozionale, tramite appunto il servizio denominato TSP.
Nel 2016 le aziende che hanno beneficiato di questo servizio sono state 48 (Figura 9), con un incremento del 26% rispetto all’anno precedente; a valore l’incremento è invece stato dell’85%. Sedici i nuovi contratti siglati, in particolare con aziende del settore cosmetico green (prodotti naturali e biologici) che usano packaging certificato FSC.
- Fatturato generato
- Nr. contratti
I settori principali a cui appartengono le aziende che usano i marchi FSC a scopo promozionale sono:
- retail (Leroy Merlin Italia s.r.l., Coop, Metro Italia, Cash&Carry s.p.a);
- servizi (Ferrovie dello Stato Italiane, Geko s.p.a, Immergas s.r.l.);
- cosmetica (Gianasso s.r.l. / I Provenzali, Biofficina Toscana s.r.l., Equilibria s.r.l., Harbor s.p.a);
- agroalimentare (Grom s.r.l., Icam cioccolato s.p.a, Perfetti – Van Melle Italia s.r.l.);
- associazioni (Organizzazioni Non Governative, associazioni ambientaliste, enti normatori).
È stata istituita altresì una procedura per la gestione degli abusi dei marchi da parte di Organizzazioni non autorizzate all’interno di siti web o di materiali promozionali (cataloghi, volantini, brochures): il primo step consiste nel contattare via mail e/o via telefono l’Azienda coinvolta, facendo presente la necessità di possedere una certificazione valida (in caso di aziende che rientrano nel sistema di Catena di Custodia FSC) o di una licenza d’uso promozionale del marchio (nel caso in cui non necessitino della certificazione) per poter utilizzare i marchi FSC. Qualora la prima segnalazione dell’abuso non abbia riscontro, a distanza di alcune settimane si interviene con un secondo contatto e se necessario con un terzo, chiedendo nuovamente una risoluzione dell’infringement.
Si propone quindi di valutare la certificazione o di stipulare con l’Ufficio Nazionale un accordo di licenza d’uso del marchio; qualora non ci sia interesse ad iniziare una collaborazione con FSC, si richiede la rimozione dei marchi e dei riferimenti all’Organizzazione.
I casi più gravi, ovvero quando le Aziende non rispondono o non attuano quanto richiesto, vengono segnalati per competenza all’ufficio legale di FSC International, che ne gestisce l’iter legale.
Da questo punto di vista, quattro risultano essere le tipologie di trademark infringements (uso scorretto del logo, dichiarazioni ingannevoli, riferimenti non esatti all’Organizzazione) più frequenti (Figura 10), che si differenziano a seconda della realtà che ha commesso l’errore:
- potenziali clienti TSP. Aziende esterne dalla filiera legno-carta, che non necessitano quindi di certificazione, ma che scelgono materiali finiti certificati FSC: le non conformità si presentano all’interno di siti web, social network, cataloghi prodotto, brochure, materiale a punto vendita. In questi casi le violazioni vengono gestite direttamente da FSC Italia, che propone di stipulare un Trademark License Agreement per l’uso promozionale dei marchi;
- potenziali Organizzazioni certificate. Aziende che fanno parte della filiera legno-carta, e che quindi possono scegliere la certificazione secondo gli standard di Gestione Forestale e/o di Catena di Custodia FSC. Anche in questo caso, le violazioni sono gestite da FSC Italia con indicazioni sulla certificazione FSC quale unico mezzo per poter utilizzare il marchio riferito alla produzione di materiali certificati in legno/carta;
- Organizzazioni certificate che fanno un uso scorretto del marchio. Realtà già certificate secondo gli standard FSC che utilizzano in maniera scorretta i loghi ed i riferimenti all’Organizzazione. In questo caso la segnalazione viene inoltrata all’Ente di Certificazione di riferimento, il quale darà indicazioni al proprio cliente su come migliorare l’utilizzo dei marchi;
- Organizzazioni con certificato terminato o sospeso. Aziende il cui certificato è terminato o sospeso ma che continuano a riportare indicazioni su FSC e sul suo sistema di certificazione. Anche in questo caso la violazione viene inoltrata all’Ente di Certificazione che gestiva l’azienda che chiederà la rimozione dei riferimenti fuorvianti.
- Nr. segnalazioni gestite
- Nr. segnalazioni risolte
- Nr. segnalazioni in via di risoluzione
- Variazione rispetto al 2015
Come risulta evidente dalla figura riportata, il totale delle segnalazioni gestite dimostra di aver subito una diminuzione nel 2016 rispetto all’anno precedente: questo può essere dovuto a diversi fattori quali una minore attività di segnalazione da parte degli stakeholders oppure auspicabilmente un miglioramento nell’utilizzo dei marchi FSC o un calo degli usi impropri degli stessi.
3.7 Promozione del marchio nelle Aziende certificate
Alla base della diffusione del marchio FSC vi sono le aziende che, per scelta o per ragioni di mercato, decidono di certificarsi, alimentando così la filiera di prodotti da gestione forestale responsabile. Altrettanto importante è quindi stimolare l’interesse di clienti e consumatori finali verso i valori di FSC.
Di seguito vengono riportate le attività dell’ufficio italiano del Forest Stewardship Council in merito.
3.7.1 Forests For All Forever e il Marketing Toolkit
Lanciato ad aprile 2015 a livello globale, il brand FSC Forests For All Forever ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza di FSC tra i consumatori, utilizzando nuovi materiali di comunicazione più coinvolgenti ed emozionali, e offrire alle Aziende l’opportunità di spiegare in modo semplice e diretto il valore aggiunto dei prodotti certificati.
Il sito web FSC Marketing Toolkit (www.marketingtoolkit.fsc.org) raccoglie tutte le informazioni sul brand e i materiali grafici realizzati per i diversi canali di comunicazione – online e offline, che le Aziende possono scaricare gratuitamente; a questo portale sono attualmente iscritte 133 aziende italiane, posizionando l’Italia tra i Paesi più attivi nell’uso del nuovo brand.
Nel corso del 2016 il nuovo brand è stato utilizzato da molte Aziende certificate e da aziende che usano i marchi FSC a scopo promozionale; queste esperienze sono raccolte nella piattaforma Campaign Sharing Platform (www.marketingtoolkitfsc.org/campaign-sharing-platform), che presenta i migliori casi studio sull’utilizzo del marchio Forests For All Forever a livello mondiale e che rappresenta un’utile fonte di ispirazione per tutti i partner FSC.
Di particolare nota sono i seguenti esempi che dimostrano come le aziende abbiamo implementato varie attività, sposando i valori di FSC:
Sofidel
Nel fronte delle confezioni di alcuni prodotti Sofidel a marchio Regina (fazzoletti, carta casa e carta igienica) distribuiti in tutto il territorio nazionale, è stato inserito il brand Forests For All Forever, in grado di fornire ai consumatori un messaggio ancora più chiaro sui benefici di acquistare prodotti provenienti da gestione forestale responsabile.
Come spiegato in una nota diffusa dall’Azienda, la certificazione FSC ricade all’interno di una precisa politica degli acquisti di materia prima fibrosa che Sofidel ha adottato, consapevole del ruolo che le foreste ricoprono per la protezione dell’ambiente globale e il mantenimento e l’arricchimento della biodiversità.
Dorsal
Utilizzando le grafiche disponibili per il download attraverso il Marketing Toolkit, sono stati realizzati dei display per il mercato retail Dorsal, distribuiti in 400 punti vendita, negozi di mobili o specialisti bedding dislocati in tutta Italia, con l’obiettivo di promuovere la rete a doghe ‘Forest’ in legno certificato FSC 100%.
La campagna è stata sostenuta anche da una importante presenza di FSC Italia e Dorsal nei rispettivi mezzi di comunicazione on-line e nei diversi social media, con post dedicati.
Leroy Merlin
Per la campagna arredo da giardino di Leroy Merlin sono stati utilizzati materiali (roll-up, adesivi e cavalieri da tavolo) per 50 punti vendita lungo la Penisola: realizzati con le silhouettes di animali e persone comprese nel Marketing Toolkit, hanno contribuito a rendere i prodotti in legno proveniente da gestione forestale responsabile più riconoscibili agli occhi dei consumatori.
Questa campagna fa parte di un più ampio progetto, iniziato nel 2014, e che vede il gigante francese del fai-da-te impegnato nell’aumentare la percentuale dei prodotti certificati con il marchio del Forest Stewardship Council disponibili a catalogo; il traguardo fissato per il 2016 (l’aumento di almeno il 30% di prodotti in legno tropicale certificato FSC rispetto a quelli già presenti), è stato ampiamente raggiunto e superato, raddoppiando l’offerta in termini di volume e giungendo a ricoprire quasi l’80% della gamma di arredi per il giardino in legno.
3.7.2 FSC Marketplace
L’FSC Marketplace è una piattaforma globale digitale business-to-business, disponibile in 8 lingue tra cui l’italiano, grazie alla quale tutte le imprese certificate FSC possono aumentare la visibilità dei propri prodotti certificati, rafforzando inoltre i rapporti con le altre realtà certificate, come acquirenti, fornitori e trader.
Funziona come un vero e proprio motore di ricerca, ed è possibile digitare il nome del prodotto che si sta cercando e filtrare la ricerca anche per Paese di provenienza del produttore. L’accesso è pubblico, ma solo le aziende certificate possono creare un profilo visibile.
Le aziende certificate italiane che hanno attivato il profilo basic del Marketplace nel 2016 sono 93.
3.7.3 Partecipazione a fiere di settore ed eventi
Il considerevole incremento di partecipazioni a fiere, conferenze, giornate di consultazione ed eventi in generale registrato nel 2016 fa parte di una precisa strategia di espansione e promozione della certificazione FSC all’interno del mercato italiano: se da una parte infatti, gli eventi rappresentano ottime occasioni per consolidare rapporti già esistenti con Aziende e partner del sistema FSC, dall’altro offrono l’opportunità di avvicinare nuove figure, siano esse Aziende, Enti, Amministrazioni, consumatori o consulenti.
Questi momenti si rivelano poi di straordinaria importanza in quanto permettono di avere una visione chiara e puntuale dell’andamento del mercato, delle aspettative che i vari stakeholder ripongono nella certificazione e degli strumenti più adatti a fronteggiare nuove sfide e scenari.
Durante tutto il 2016 l’ufficio italiano del Forest Stewardship Council ha partecipato, a vario titolo e con diverse modalità, a circa 49 eventi, contribuendo altresì all’organizzazione di 6 tra conferenze, assemblee, giornate di consultazione e fiere, e generando un numero di nuovi contatti pari a 428 unità.
Di seguito vengono riportati alcuni di questi momenti, con relativa descrizione generale dell’evento e contatti raggiunti.
TRENO VERDE – Roma, 23 febbraio
Treno Verde è la mostra su rotaie promossa da Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato che attraversa per oltre un mese l’Italia per accrescere la cultura ambientale e suggerire cambiamenti per costruire un futuro migliore, all’insegna della tutela dell’ambiente e della qualità della vita.
FSC Italia ha partecipato all’edizione 2016 fornendo, per gli allestimenti delle carrozze, la mostra fotografica sulle foreste del Borneo ‘Le salvi chi può’.
PROGETTO FUOCO – Verona, 24-28 febbraio
L’ufficio nazionale del Forest Stewardship Council Italia ha partecipato dal 24 al 28 febbraio 2016, presso gli spazi di Verona Fiere, all’evento internazionale nel settore impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia da combustione di legna. Con i suoi 653 espositori e una superficie di 85.000 mq, Progetto Fuoco si attesta come la più grande manifestazione fieristica a livello mondiale su riscaldamento ed energia da legna.
In questa occasione, FSC Italia è stata ospite dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL), proseguendo così l’attività di valorizzazione della certificazione di gestione forestale responsabile dei prodotti forestali a scopo energetico.
FA’ LA COSA GIUSTA – Milano, 18-20 marzo
Tredicesima edizione di una delle maggiori fiere del consumo critico e degli stili di vita sostenibili a livello nazionale, con oltre 770 espositori e 68.000 presenze registrate, tra cui i 4mila alunni provenienti da 165 istituti.
L’evento ha visto la collaborazione di FSC Italia con Fairtrade Italia e Marine Stewardship Council (MSC) Italia, impegnati nella progettazione della tavola rotonda intitolata ‘Dal cibo alla carta: l’importanza delle etichette sostenibili’, moderata da Eva Alessi, Responsabile sostenibilità di WWF Italia.
COSMOPROF BOLOGNA – Bologna, 18-21 marzo
Cosmoprof Worldwide Bologna è la piattaforma internazionale per il business della cosmetica e del benessere.
FSC Italia ha partecipato incontrando diverse Aziende espositrici nel Green Pavilion, dedicato alla cosmetica naturale e organica: molte di queste utilizzano infatti packaging certificato FSC, e alcune (Harbor Italia-Phytorelax) hanno sottoscritto l’accordo di licenza per l’uso dei marchi FSC.
SALONE DEL MOBILE – Milano, 12-17 aprile
Nata nel 1974, EuroCucina – il Salone Internazionale dei Mobili per Cucina è il palcoscenico privilegiato delle cucine di alta qualità in risposta alla sempre più ampia richiesta di funzionalità derivata dalla rinnovata attenzione del consumatore.
Il comparto del mobile e dell’arredo rappresenta un’eccellenza all’interno del panorama economico italiano, ed è sempre maggiore il numero di imprese appartenenti a questo settore che decidono di certificarsi secondo gli standard FSC per aggiungere valore ai prodotti e aprirsi a nuovi mercati.
ll team di FSC Italia ha visitato il Salone con focus sulle aziende produttrici di cucine per dialogare e confrontarsi, ricevendo feedback e suggerimenti sul campo per migliorare il sistema di certificazione e renderlo più vicino alle esigenze delle Aziende che scelgono questa strada.
SALONE DELLA CSR E DELL’INNOVAZIONE SOCIALE – Milano, 4-5 ottobre
Cambiamento, coesione e competitività sono le keyword che hanno caratterizzato il Salone 2016, il più importante evento in Italia dedicato alla sostenibilità e all’innovazione sociale.
Nel 2016 FSC Italia ha deciso di partecipare per il secondo anno consecutivo, condividendo le esperienze di chi, come Leroy Merlin Italia, Coop Italia o I Provenzali – tra i relatori dell’edizione – ha già scelto di investire nella certificazione FSC come leva di responsabilità sociale e valore aggiunto per il consumatore.
Oltre ad illustrare le attività e i traguardi di FSC Italia, in questa occasione è stata commentata l’esperienza del FSC Italia Design Award, concorso per giovani creativi organizzato dal Forest Stewardship Council Italia giunto alla 4^ edizione, e che ha visto per questa edizione la collaborazione di Leroy Merlin Italia e SID – Scuola Italiana Design.
FORUM COMPRAVERDE – Roma, 13-14 ottobre
Mostra-convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di green procurement pubblico e privato. Due giornate di Stati Generali degli Acquisti Verdi per presentare e discutere le novità legislative, le best practice nazionali e internazionali, le opportunità e le criticità.
Novità di questa edizione 2016 del Forum è stata la sessione formativa GPP Academy, che ha visto tra i relatori il direttore di FSC Italia, Diego Florian, con un seminario formativo dal titolo ‘Uso responsabile del legno e della carta: potenzialità e garanzie della certificazione FSC per gli Acquisti Verdi’.
L’importanza di questo evento è stata riaffermata con l’approvazione, sempre nel 2016, del Collegato Ambientale, che non solo prevede l’obbligo di approvvigionamento sostenibile per i prodotti contenenti fibre di legno, ma conferma anche il sistema FSC come una delle prove di conformità ai requisiti di sostenibilità.
ECOMONDO – Rimini, 8-11 novembre
Ecomondo è la fiera punto di riferimento per gli operatori della green economy: l’evento più importante del bacino mediterraneo in tema di efficienza energetica, uso e trasformazione delle materie prime e seconde e di materie prime rinnovabili.
L’intensa collaborazione maturata tra Tetra Pak Italia e FSC Italia nel corso degli ultimi anni è sfociata, in occasione di questo evento, in uno spazio comune in grado di raccontare ai visitatori l’importanza delle foreste e l’impegno di Tetra Pak nel salvaguardarle, grazie alla certificazione FSC: con i suoi 250 mq di cartone alveolare e 100 mq di truciolare certificati impiegati su uno spazio espositivo di 80 mq, lo stand è stato il primo spazio espositivo in Italia ad aver ottenuto la certificazione FSC di progetto (FSC-P001660).
Un punto informativo è stato altresì allestito all’interno degli spazi del Gruppo Mauro Saviola, azienda certificata produttrice di pannelli di truciolare riciclato e storico partner dell’ufficio italiano del Forest Stewardship Council durante i giorni della kermesse riminese.
Persone raggiunte: 2.500
BIG BUYER – Bologna, 23-25 novembre
Panoramica a 360° dell’offerta del settore Stationery & Office, Big Buyer rappresenta il momento ideale per incontrare le grandi Aziende e presentare gli strumenti messi a disposizione da FSC per il mercato dei prodotti certificati, tra cui il nuovo brand Forests For All Forever e il Marketplace.
3.8 La Società
Le persone sono sempre più consapevoli circa le ricadute ambientali e sociali delle loro scelte di acquisto: si informano, leggono; sono interessate alla filiera dei prodotti che mettono nel carrello, all’origine delle materie prime e agli effetti che la produzione di un bene ha su fattori come l’ambiente, la società e l’economia, locali e mondiali.
In questo senso, il ruolo delle etichette è diventato fondamentale, e questo per almeno due motivi: fornisco informazioni sull’origine del prodotto e, se credibili e trasparenti, rappresentano un fattore di scelta che trascende, nel processo d’acquisto, la razionalità in favore della fiducia.
Il percorso di FSC come marchio di certificazione e come brand di responsabilità si inserisce, negli ultimi due anni, su questa strada: fornire maggiori informazioni sulla catena di valore del prodotto, attraverso il codice univoco presente sull’etichetta; rendersi riconoscibile, credibile e amato dai consumatori, grazie al nuovo brand Forests For All Forever; premiare e dare visibilità alle aziende che hanno scelto di investire sulla sostenibilità della filiera legno/carta.
Le azioni di comunicazione, promozione, formazione e divulgazione messe in campo da FSC Italia sono dunque mirate alla conferma e allo sviluppo di questo trend su due livelli, intercettando in questo modo il pubblico generico e il mondo dei Millennials (cfr. Glossario): una comunicazione offline, in grado segmentare l’audience di riferimento attorno a ‘nuclei di interesse’ (foreste, settore legno e carta, bioedilizia, energie rinnovabili), e una online, capace di raggiungere il consumatore finale con contenuti interattivi e virali, accentuando la conversione di FSC da marchio di certificazione a brand.
3.8.1 Il valore delle foreste
Le foreste e i prodotti che ne ricaviamo fanno parte della nostra vita quotidiana in molti modi; da esse dipendiamo per aria pulita e stoccaggio di carbonio; sono indispensabili per ridurre il degrado del terreno, ricaricare le falde acquifere e prevenire inondazioni e smottamenti. Come si vedrà più avanti (cfr. Paragrafo 6.4), la loro gestione responsabile è stata inserita tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile del Millennio promossi dalla FAO, target e indicatori specifici che influenzeranno le agende dei Governi del mondo al fine di porre fine ad ineguaglianze, povertà e fame.
Attraverso il suo lavoro di comunicazione e promozione, FSC Italia punta alla diffusione di una più generale ‘cultura della gestione forestale responsabile’, diventando punto di riferimento in tema di alberi, boschi e loro gestione; sensibilizzando i cittadini e i consumatori; stringendo alleanze con imprese e Organizzazioni presenti sul territorio nazionale.
Di seguito vengono elencati eventi e mostre organizzati da FSC Italia durante il 2016 e che hanno coinvolto cittadini, studenti, ONG ambientaliste e istituzioni.
FSC ITALIA DESIGN AWARD – Padova, 10-13 maggio
Il concorso di design ‘La foresta in una stanza’ nasce per diffondere l’uso del marchio della gestione forestale responsabile in un settore in cui il nostro Paese è fra i leader a livello mondiale – l’arredo, con l’obiettivo di porre l’attenzione dei progettisti, della produzione industriale e del consumatore finale sulla provenienza della materia prima legnosa.
Dopo ‘Ordinare lo spazio’, ‘Socialità domestica’ e ‘Orti moderni’, il concorso nel 2016 ha cambiato format, trasformandosi in un workshop progettuale di 4 giorni: sotto la supervisione del designer Andrea Maragno (JoeVelluto Studio), 15 giovani creativi sono stati accompagnati in un percorso di ricerca e sviluppo di concept innovativi che prevedessero l’uso del legno come materia prima.
Il progetto vincitore è stato POP di Umberto Cofini, una mensola iper personalizzabile realizzata in legno certificato FSC, e che è entrata nel catalogo prodotti 2017 di Leroy Merlin Italia.
Persone raggiunte: 300
ASSEMBLEA DEI SOCI FSC – Milano, 19 maggio
L’assemblea dei Soci è il momento culminante della vita sociale dell’Organizzazione: durante questa giornata gli attori che animano le componenti ambientale, sociale ed economica delle tre Camere in cui è suddiviso l’organo di FSC si incontrano, discutono di progetti, opportunità e sfide, ricevendo al contempo gli aggiornamenti dell’Ufficio sulle attività in corso.
L’evento 2016, con la presenza di 22 Soci e di altri stakeholder, si è svolto al termine del Green Day di Leroy Merlin presso lo Spazio Ventura di Milano e successivamente alla premiazione dei tre finalisti del concorso di design sostenibile promosso da FSC Italia, FSC Italia Design Awards.
In questa occasione è stato inoltre illustrato il primo Bilancio Sociale di FSC Italia (cfr. Paragrafo 2.5.1), relativo ad attività e obiettivi del 2015.
FSC FRIDAY – Verona, 30 settembre
Ogni anno FSC festeggia, l’ultimo venerdì del mese di settembre, una giornata internazionale di sensibilizzazione per promuovere la tutela delle foreste e la loro gestione responsabile. Un appuntamento ricco di iniziative tra incontri, mostre e laboratori didattici.
L’evento 2016, organizzato da FSC Italia assieme a Tetra Pak® Italia e Sofidel, si è svolto presso il Parco Natura Viva di Pastrengo (VR), e ha visto la partecipazione di aziende, Enti di Certificazione, rappresentanti di ONG nazionali e soci. Un’occasione speciale di dialogo e confronto, arricchita dalla ricorrenza dei 15 anni di attività dell’ufficio del Forest Stewardship Council nel nostro Paese.
Un appuntamento di sensibilizzazione dedicato al mondo delle Aziende e delle famiglie, organizzato attorno ad una tavola rotonda sul ruolo ambientale, sociale ed economico della certificazione e sulla gestione della filiera dei prodotti in legno e carta, e accompagnato da una serie di laboratori didattici per i più piccoli finalizzati alla conoscenza di alberi e boschi, con giochi, disegni e la possibilità di realizzare mini costruzioni in legno o cartone certificato FSC.
A fianco dei laboratori, la mostra “Le salvi chi può” con gli scatti della troupe di IAmExpedition provenienti dalle foreste del Borneo.
Persone raggiunte: 2.482
3.8.2 Social network e attività online
Gli stakeholders, ai quali in questi paragrafi ci riferiamo col il termine ‘società’, sono alla base del sistema partecipativo di FSC, e sono quindi allo stesso tempo interlocutori e destinatari del messaggio, generatori di contenuti e target delle strategie per la diffusione del marchio FSC.
Seguendo la spinta data, durante gli ultimi due anni, alla comunicazione online, nel 2016 sono stati potenziati ulteriormente sito internet, social network e newsletter. Grazie a questo approccio, le sessioni al sito internet sono passate da 61.832 a 65.329, con un numero di utenti annui che si attesta a 40.285; per quanto riguarda i dispositivi utilizzati, cresce di poco l’accesso al sito web di FSC Italia da desktop (+2%), mentre sono sempre di più gli utenti che si collegano da dispositivi mobili (+34%). In crescita anche il volume di contenuti pubblicati sul sito: alle 74 notizie pubblicate nel 2015 fanno seguito le 100 news e i 15 comunicati stampa del 2016.
Per quanto riguarda il lato social, con 170 pubblicazioni sulla pagina Facebook dell’Associazione, i fan sono cresciuti da 3.396 a 4.675; anche se con budget minimo, sono state testate le prime campagne a pagamento, utili in occasione di eventi e contenuti particolarmente importanti (Giornata Nazionale degli Alberi, FSC Friday, gestione forestale responsabile ed eguaglianza di genere, Olimpiadi di Rio 2016). Twitter registra 1.381 followers; pur rimanendo uno dei principali canali di comunicazione online, negli ultimi mesi del 2016 l‘attività social si è concentrata sull’apertura di due nuovi profili, maggiormente in linea con i target individuati all’inizio di questo capitolo: LinkedIn, riservato al mondo aziendale, e Instagram, più vicino al mondo giovane e ai suoi linguaggi rispetto a Facebook, che rimane tuttavia il canale privilegiato per questo tipo di comunicazione.
Per quanto riguarda la newsletter, infine, è stata testata per la prima volta una versione tecnica della comunicazione, che va ad affiancarsi alla versione generale in uscita ogni ultimo mercoledì del mese: l’obiettivo è quello di segmentare ulteriormente i destinatari dei contenuti, fornendo a aziende certificate, Enti e consulenti un quadro dell’attività di aggiornamento degli standard e documenti, promuovendo i corsi di formazioni offerti dall’Ufficio. La newsletter tecnica (denominata ‘FSC brief’) ha visto nel 2016 8 uscite, riscontrando un’apertura media del 36% ed un tasso di click dell’8,8%. La newsletter generica conta invece 3.746 iscritti, l’11,4% in più rispetto all’anno precedente, con un tasso di apertura e click medi rispettivamente del 28,2% e 4,5%.
3.8.3 Comunicazione offline
In seguito all’espansione delle attività ed eventi programmati da FSC Italia o ai quali ha partecipato parte del suo staff e al conseguente aumento della quantità di contenuti (storie, case histories, articoli, report) da divulgare, l’Ufficio italiano del Forest Stewardship Council si è dotato, a partire dal 2016, di una serie di figure esterne con il compito di supporto nella attività di ufficio stampa e pr.
Grazie a questa risorse, il numero delle uscite sui media nazionali è aumentato, portando FSC Italia ad intervenire come voce autorevole attorno a temi quali abbandono dei boschi e politiche di gestione, incendi e degrado della risorsa. Per il 2016 si contano 5 uscite stampa su giornali nazionali e locali; 4 interviste radiofoniche andate in onda, di cui una registrata per il popolare programma radiofonico Rai ‘Caterpillar’, mentre una intervista televisiva è stata registrata negli studi padovani dell’emittente 7Gold.
3.8.4 Ricerca e pubblicazioni
Nonostante le tematiche della gestione forestale responsabile e dell’impiego di materie prime forestali provenienti da filiere sostenibili siano ormai consolidate negli interessi della ricerca scientifica, è interessante notare come non manchino nuove occasioni di interazione con studenti o giovani ricercatori impegnati nell’analisi di questi strumenti.
In particolare, nel 2016, FSC Italia è stata oggetto di due tesi di laurea riguardanti lo standard di certificazione di buona gestione forestale e le garanzie per la filiera bosco-legno:
Salvatore Gigliotti
La certificazione forestale quale strumento di valorizzazione delle risorse boschive: una valutazione di applicabilità in Calabria secondo gli standard FSC.
Università degli Studi di Reggio Calabria
Marco Gari
Forest sector communication: are we doing it right? An online survey on public knowledge and perception in Italy.
Università degli Studi di Padova
Quest’ultima in particolare analizza le conoscenze e le percezione su tematiche forestali da parte dell’opinione pubblica. Anche il tema della gestione forestale responsabile è stato oggetto dell’indagine: i risultati confermano che c’è ancora molto lavoro da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica, anche se il Forest Stewardship Council risulta essere lo schema di certificazione forestale più conosciuto (soprattutto tra i giovani).
3.8.5 Formare le nuove generazioni
L’educazione dei giovani è fondamentale per ogni attività che senta la responsabilità per il futuro: per questo l’attività del Forest Stewardship Council nel Paese non può fermarsi al solo ambito, peraltro importantissimo, del mercato, ma deve lavorare per introdurre le nuove generazioni alle questioni legate alle foreste e al loro utilizzo attivo e responsabile.
Un tabù ancora oggi difficile da eliminare è ad esempio quello del prelievo legnoso: le persone utilizzano quotidianamente prodotti di origine forestale, come sedie, tavoli, libri, mestoli; tuttavia la percezione dell’abbattimento di un albero rimane generalmente negativa, perché legata al concetto di deforestazione piuttosto che a quello di gestione attiva del territorio. Questo fattore può essere in parte riferito al progressiva perdita della cultura di un uso delle risorse boschive, acuita da un approccio improntato alla salvaguardia intesa come conservazione tout court, e non come gestione responsabile; in parte alle politiche forestali degli ultimi decenni, che hanno trattato i boschi come un asset secondario nella vita ambientale, sociale ed economica del Paese.
Per questi motivi, come accennato all’inizio di questo paragrafo, FSC Italia ha approntato una serie di strumenti per la promozione di una generale cultura della gestione forestale responsabile tra i più giovani: tra questi, il modulo online ‘Foreste per tutti’ è un progetto didattico multimediale sul valore delle foreste nel mondo. Sviluppato in 5 sezioni interattive, aiuta i ragazzi a comprendere i valori e i rischi connessi alle risorse forestali mondiali. La piattaforma ha finora raccolto 647 iscrizioni e altrettanti download, mentre sono una decina i commenti/suggerimenti degli utenti che già hanno potuto provare il modulo. Il lancio ufficiale è avvenuto a settembre 2016, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico e con il lancio della piattaforma educativa di Leroy Merlin, di cui ‘Foreste per tutti’ fa parte.
3.9 Strategie di medio-lungo termine
A più di 20 anni dalla sua fondazione, il Forest Stewardship Council ha creato un sistema di certificazione che mobilita la forza del mercato, offrendo alle persone uno strumento per creare un impatto positivo sulle foreste e sulle comunità che dipendono da esse: grazie ad un modello di governance unico, ha impostato un dialogo globale costante per definire una gestione davvero responsabile del patrimonio forestale, che ha portato ad un cambiamento su larga scala con risultati davvero positivi.
In tutto il mondo, tuttavia, rimangono sfide e opportunità fondamentali per il settore forestale, che richiedono un nuovo approccio e nuovi strumenti, maggiore determinazione, capacità di influenza sui processi ed un efficacia che sia misurabile.
Attraverso la definizione di obiettivi a lungo termine e l’identificazione dei presupposti necessari, si è arrivati all’adozione di una metodologia per la pianificazione, condivisione e valutazione degli indici di attività, nota come Teoria del Cambiamento (Theory of Change, ToC): un indice è infatti la base da cui le organizzazioni possono tracciare i loro impatti previsti, individuando le modifiche di cui il sistema ha bisogno di raggiungerli.
I presupposti di questa visione trovano le loro radici in due documenti fondamentali, che vengono descritti nei successivi paragrafi: il Piano Strategico Globale 2015-2020, nuovo strumento di programmazione del sistema del Forest Stewardship Council; i Sustainable Development Goals (cfr. Glossario), documento in 17 punti promosso dalle Nazioni Unite che vede, tra gli altri fattori, la gestione forestale responsabile come mezzo per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ed eguaglianza.
3.9.1 Il Global Strategic Plan 2015-2020
Grazie al suo modello di governance, il Forest Stewardship Council ha instaurato un dialogo a livello globale con tutti i portatori di interesse, allo scopo di definire la gestione forestale responsabile, sulla base di opinioni condivise e bilanciate. Ciò ha comportato un cambiamento importante e risultati positivi per le foreste e le popolazioni che vi abitano.
Il Piano Strategico Globale 2015-2020, rilasciato a fine 2015, è il documento-guida per il sistema FSC che propone soluzioni a lungo termine e chiarisce l’identità e il ruolo di FSC nel sistema forestale globale, per fare in modo che la direzione presa sia in linea con le sfide che stanno affrontando le foreste e gli stakeholder a livello internazionale.
La strategia si basa su tre assunti fondamentali:
- FSC come modello di governance che dà potere agli stakeholders, in grado cioè di creare soluzioni durature che portino un impatto positivo e localmente rilevante su foreste e popolazioni;
- FSC come sistema basato sul mercato in grado di creare benefici ambientali, sociali ed economici, e che porti a raddoppiare la quota di commercio globale di prodotti forestali certificati nei prossimi cinque anni, passando dal 10 al 20 per cento;
- FSC come metodo di lavoro, capace di fornire servizi di alto livello, al livello locale ed internazionale.
Il Piano Strategico è un impegno a migliorare il sistema di certificazione FSC e a trasformare i punti di forza specifici in nuovi modi di compiere la missione istituzionale: pone infatti l’accento sul crescente numero di certificazioni FSC nei Paesi tropicali, e dà voce a coloro che sono più colpiti dallo sfruttamento indiscriminato delle foreste – popoli indigeni, lavoratori, comunità, donne e piccoli proprietari.
Le tre strategie che compongono il Piano (rafforzare la struttura e la governance; aumentare il valore di mercato di FSC e trasformare il metodo di lavoro, Figura 12) rimangono in linea con le due principali aree di lavoro – il quadro normativo e gli standard, e il posizionamento di FSC sul mercato – pur richiamando le trasformazioni necessarie che permetteranno all’intera organizzazione, a livello internazionale, regionale e nazionale, di eccellere nella capacità di risposta agli stakeholder e nell’operare in maniera sempre più sinergica e uniforme.
Per ogni singola strategia sono individuati uno o più Risultati Fondamentali e Obiettivi (Critical Result area and Objectives); per ogni singolo obiettivo sono stati inoltre definiti criteri di successo (success criteria, rispettivamente 22 per la prima strategia, 14 per la seconda e 16 per la terza) che saranno monitorati nel tempo per valutare il livello di raggiungimento degli obiettivi.
3.9.2 Sustainable Development Goals e foreste
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), ufficialmente noti come ‘Trasformare il nostro mondo: l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile’ sono un documento promosso dalle Nazioni Unite e costruito attorno a 92 punti, che a loro volta delineano 17 obiettivi di sviluppo sostenibile a cui sono associati 169 target, che gli Stati membri utilizzeranno per inquadrare i loro programmi e politiche nel corso dei prossimi 15 anni, con l’obiettivo di porre fine alla povertà e segnare un nuovo corso verso la parità, la prosperità, la pace e la sostenibilità sul nostro Pianeta.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile comprendono riduzione della povertà; riduzione della fame nel mondo; salute e benessere diffusi; formazione di qualità; uguaglianza di genere; acqua potabile e servizi igienici; energie pulite e accessibili; lavoro dignitoso e crescita economica; industria, innovazione e infrastrutture; riduzione delle diseguaglianze; città e comunità sostenibili; produzione e consumo responsabili; politiche per il clima; difesa della vita marina; difesa della vita sulla terra; pace, giustizia e istituzioni più forti; partnership per il conseguimento degli Obiettivi. Per un maggiore approfondimento, si veda la Tabella 13 nella sezione Appendice.
La certificazione forestale responsabile, come descritto nel punto 15 Life on land, è strumento per il raggiungimento di questi obiettivi, attraverso la salvaguardia della biodiversità, il ripristino delle terre degradate e la lotta contro la desertificazione; è quindi indicatore per il progresso degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma può anche contribuire in maniera decisiva su altri aspetti come la povertà, la fame, la parità di genere, l’acqua, l’energia, il lavoro, la produzione e il consumo sostenibili, il cambiamento climatico, e la creazione di reti di alleanze tra i vari attori della società, influenzando in questo modo 11 goals e 35 obiettivi inclusi nel documento delle Nazioni Unite.