Abbiamo messo insieme un glossario minimo di termini appartenenti al settore forestale e della certificazione. In questo modo possiamo parlare tutti la stessa lingua.
Ente di garanzia per i principali sistemi e standard di sostenibilità in tutto il mondo, opera come organismo indipendente e fornisce servizi di accreditamento, aumentando l’efficacia, la credibilità e la trasparenza dei sistemi di certificazione volontaria.
Conosciuti anche con il termine inglese High Conservation Values (HCV), indicano aree con valore biologico, ecologico, sociale o culturale di grande significato o di critica importanza.
In biologia, la varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme, e nei rispettivi ecosistemi.
Superficie con estensione minima di 2.000 metri quadrati ed una larghezza media minima di 20 metri di terreno coperto da essenze sia arboree che arbustive. Definizione e estensione specifica possono tuttavia variare tra regioni e stati.
Insetto parassita dell’ordine dei coleotteri, considerato molto pericoloso, che colpisce principalmente gli abeti rossi (Picea abies), ma attacca anche Picea orientalis, Picea jezoensis, e le specie dei generi Pinus e Abies.
Secondo l’UNFCCC (Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite), “un cambiamento del clima che sia attribuibile direttamente o indirettamente ad attività umane, che alterino la composizione dell’atmosfera planetaria e che si sommino alla naturale variabilità climatica osservata su intervalli di tempo analoghi”.
Percorso seguito da materie prime, prodotti semilavorati, prodotti finiti e co-prodotti dalla foresta fino al consumatore, o (nel caso di materiali di recupero o di riciclo o di prodotti che li contengano) dal sito di raccolta fino al consumatore, includendo ciascuna fase di lavorazione, trasformazione, manifattura, stoccaggio e trasporto nella quale il passaggio alla fase successiva della catena di fornitura comporti un cambiamento nella proprietà (indipendentemente dal possesso) dei materiali o dei prodotti.
Un documento rilasciato nell’ambito delle regole di un sistema di certificazione, che indica che sussiste un’adeguata sicurezza che un prodotto, un processo o un servizio debitamente identificati siano in conformità con uno specifico standard o con un altro documento normativo.
Istituto o forma di associazione designati per la certificazione di piccole imprese e/o proprietari forestali che, formando un gruppo, possono avere un accesso facilitato alla certificazione FSC attraverso la condivisione dei costi di certificazione e beneficiando del supporto e controllo tecnici forniti da un entità coordinatrice(consulente, singola impresa, associazione di proprietari).
Vedi Responsabilità Sociale di Impresa.
Secondo la definizione della FAO, la conversione di aree forestali ad un altro uso o la riduzione a lungo termine della copertura della chioma degli alberi.
Deforestazione associata alla produzione di un bene o di un prodotto.
In italiano Dovuta Diligenza, è una serie di pratiche di raccolta di dati, investigazione e approfondimento relative all’oggetto di una trattativa.
Ente accreditato per condurre verifiche di certificazione FSC, come l’audit di sorveglianza delle imprese di gestione forestale e delle imprese di prodotti forestali sulla base dei requisiti di certificazione.
Alleanza di aziende di settore, imprese, governi e ONG dedicata alla crescente domanda europea di legname tropicale da fonti sostenibili, e che mira quindi ad aumentare in Europa l’offerta di legname proveniente da foreste gestite in modo sostenibile – in particolare per il legno tropicale – lì dove questo non sia sostituibile con legno certificato di provenienza continentale o locale.
Sistema o insieme articolato di persone, realtà industriali, mezzi produttivi, risorse e tecnologie per la creazione, trasformazione e distribuzione di prodotti a base di legno o carta, o altro prodotto derivante dal bosco.
Anche detta Unità di Gestione Forestale, è una superficie ben definita e delimitata, prevalentemente coperta da foreste, gestita con un approccio di lungo periodo e con una serie di obiettivi chiari, specificati in un piano di gestione forestale.
Nel sistema FSC, insieme di pratiche per garantire che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici. I Principi e Criteri FSC in combinazione con indicatori vengono adattati alle condizioni regionali (trans-nazionali, sovra-nazionali), nazionali e/o sub-nazionali, al fine d’essere attuati a livello di unità di gestione forestale.
Vedi Alti Valori di Conservazione.
Una variabile quantitativa o qualitativa che può essere misurata o descritta, e che fornisce un mezzo di giudizio se una unità di gestione forestale sia conforme ai requisiti di un Criterio FSC. Gli indicatori e i valori-soglia associati definiscono quindi i requisiti per una gestione forestale responsabile a livello di unità di gestione forestale e sono la base primaria di valutazione forestale.
Piattaforma globale creata da FSC International nel 2020 per dare voce alle comunità e alle popolazioni indigene del mondo su temi quali la gestione e conservazione delle foreste.
È una organizzazione non governativa la cui missione è quella di rafforzare i sistemi e gli standard di sostenibilità. L’adesione è aperta a tutti gli standard di sostenibilità multi-stakeholder e agli organismi di accreditamento che dimostrano la loro capacità di soddisfare i codici di buone pratiche e i requisiti di accompagnamento.
Indice che monitora l’andamento di un processo aziendale.
Materiale che può essere mescolato con quello certificato durante la realizzazione di prodotti etichettati come FSC Misto: questo permette ai produttori di gestire l’offerta di materiale forestale, creando al contempo la domanda per il legno certificato FSC. Solo il materiale proveniente da fonti ‘accettabili’ per FSC può essere utilizzato come legno controllato.
Persona fisica, azienda o altra realtà avente entità legale che gestisce uno o più strutture o siti coinvolti in una qualsiasi ‘anello’ della catena di fornitura di prodotti di origine forestale e che emette fatture relative a materiali o prodotti recanti una dichiarazione FSC che possa essere utilizzata dai clienti per trattare tali materiali o prodotti come certificati o di fare dichiarazioni a carattere promozionale.
Area forestale adibita ad arboricoltura, con piantumazioni di specie industriali a fini commerciali.
I prodotti forestali non legnosi sono sostanze, materiali e/o materie prime ottenute da foreste, che non richiedono il taglio degli alberi. Sono considerati PFNL noci, semi, bacche, funghi, olii, miele, foglie, polline, piante medicinali e torba.
Organo delle piante specializzato nell’assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, e nelle funzioni di ancoraggio e produzione di ormoni (citochinine e gibberelline). Mancante in generale di di clorofilla, a differenza del fusto non porta foglie.
Espansioni del fusto che nelle piante sostengono foglie, fiori e frutti. Negli alberi si distinguono tra primarî o maestri, detti anche branche, che formano l’impalcatura, e di secondo ordine, inseriti nei primi e sui quali si impiantano i rametti di due o più anni, che a loro volta portano i ramoscelli.
Forma di responsabilità volontaria che le imprese assumono nei confronti dei propri stakeholder, e che si esplica attraverso una serie di politiche, pratiche e comportamenti a favore di essi.
I benefici che le persone ottengono dagli ecosistemi. Questi includono servizi d’approvvigionamento, quali cibo, prodotti forestali e acqua; servizi di regolazione, quali la regolazione delle piene, della siccità, del degrado del terreno, della qualità dell’aria, del clima e delle malattie; servizi di supporto, quali la formazione del suolo e il ciclo dei nutrienti; servizi culturali e valori culturali, quali benefici ricreativi, spirituali, religiosi e altri benefici non materiali.
Soggetto o gruppo di soggetti coinvolto in un’iniziativa economica, sociale o ambientale. Fanno parte di questa categoria aziende, clienti, fornitori e dipendenti e figure esterne come gruppi di interesse locali, residenti, associazioni e comunità.
Obiettivi globali che raccolgono, ampliandoli, i Millennium Development Goals. Organizzati in 17 macro-obiettivi e 169 micro-obiettivi, sono i punti che influenzeranno i piani nazionali di sviluppo nel corso dei prossimi 15 anni, al fine di ridurre povertà e fame, rispondere ai cambiamenti climatici e promuovere uno uso sostenibile delle risorse naturali.
Creato con il Decreto Legislativo 3 aprile 2018, n.34, il Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali è un documento che mira a riconoscere e valorizzare il ruolo che una migliore gestione dei boschi assolve per la collettività, dalla prevenzione degli incendi delle frane e delle alluvioni, all’assorbimento del carbonio, oltre che alla facilitazione delle attività ricreative e il benessere psicofisico in generale.
Vedi Forest Management Unit.